Carlo Cassola in questo romanzo racconta la storia d’amore tra Mara Castellucci e Arturo Castellini detto “Bube”, sbocciata nel periodo seguente la seconda guerra mondiale in Toscana.
Bube è un ragazzo giovane che faceva parte dei partigiani durante la resistenza, ha un carattere difficile, timido ma nel contempo aggressivo; invece Mara è una ragazza di sedici anni determinata, convinta delle sue scelte, che crede in se stessa, molto spontanea e sognatrice.
Bube durante la resistenza aveva combattuto con “Sante”, il fratellastro di Mara, e i due si consideravano quasi come fratelli, ma Sante durante un combattimento viene catturato e in seguito fucilato; così Bube mentre torna a casa sua a Volterra decide di andare dalla famiglia del suo compagno per porgere le sue condoglianze.
Recandosi presso la casa dei Castellucci per parlare con il padre e raccontargli gli ultimi momenti passati con il figlio, incontra Mara e fra i due scocca subito la scintilla: entrambi si invaghiscono l’uno dell’altra.
Dopo alcuni incontri, all’improvviso i due rendono ufficiale la loro relazione che viene ostacolata da un accaduto non di poco conto: Bube uccide il figlio del maresciallo Cecora per una disputa avvenuta in chiesa a causa di un prete che non voleva far entrare lui e i suoi amici perché comunisti; ma il maresciallo che li vede interviene e spara ad uno dei compagni, Umberto; l’altro compagno subito risponde con un colpo di rivoltella che uccide il maresciallo. Il figlio di questo vede la scena e si mette a gridare e Bube in preda al panico lo insegue e gli spara uccidendolo. Giorni dopo un amico di Bube, lo avverte dicendogli di fuggire perché la polizia lo cerca e Mara decide di seguirlo; dopo poco Bube è costretto ad allontanarsi all’estero.
Mara rimane con la sua famiglia aspettando sempre ansiosa sue notizie e sperando in un loro futuro insieme senza problemi. Nel frattempo incontra Stefano e con lui si sente felice abbandonando per pochi attimi le sue preoccupazioni, cercando di tenersi distaccata da lui, che invece si innamora perdutamente, rendendole difficoltoso mantenere la promessa fatta a Bube.
Bube nel tempo in cui sta lontano dalla sua terra d’origine è spinto ad andare avanti solo per il forte amore che prova per Mara, ma dopo tempo viene arrestato alla frontiera, processato e condannato a 14 anni di carcere.
Mara non riesce ad abbandonarlo nel momento in cui lui ha più bisogno di lei, continua a stargli accanto nonostante tutto e andando a trovarlo in prigione ogni due settimane. Con questo si capisce che il romanzo ruota intorno a lei, e lo scrittore mette in evidenza il lato forte del carattere di Mara, che continua a sostenere il suo amore, da cui viene privata. Anche se il dolore che prova per questa lontananza è immenso, riesce a nascondere la sua sofferenza per dargli conforto.
Cassola rende il romanzo molto affascinante per la sua scrittura semplice, concisa ed appassionante che particolarizza il suo stile e riesce a comunicare la sofferenza della protagonista sottratta dal suo amato per un gesto d’incoscienza che egli ha compiuto.
Mara impara a crescere diventando una vera donna, abbandonando i sogni del passato, quando era ancora una ragazzina spensierata. Ora che è venuta a contatto con la realtà dove ognuno paga i propri gesti sulla sua pelle, deve tirar fuori coraggio e determinatezza per poter affrontare ogni difficoltà che le si presenterà davanti in un futuro imminente.
È una storia che travolge il lettore nella sua semplicità che rende il racconto scorrevole e piacevole. Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo perchè al di là della storia d’amore fa capire quanto sia importante essere consapevoli dei propri atti e mostra cosa una persona sia disposta a fare per chi ama veramente.
Deborah Laggiard